Glastonbury Tor
Il Tor è un luogo talmente luminoso nel suo profondo, che anche chi non vuole e non riesce, non può evitare di sentire che 'c'è qualcosa' di forte e potente, in questa collina e tutto attorno. Ti avvicini a Glastonbury con la macchinina, guidando a rovescio sulle stradine contorte del Somerset. Cespugli, vacche, casine di pietra, alberi e fiori colorati, campi infiniti di verdi differenti che si susseguono lentamente sui dolcissimi pendii, colline delicate, che si alzano appena sulla spianata di prati. Poi ad un certo punto, tra il sali scendi della carreggiata, ti prende qualcosa alla gola. Ti è parso un pò una visione, invece l'hai visto proprio, di sfuggita, l'ultima curva, là a sinistra. Lo indichi col ditino ai presenti, ma non serve a molto, perchè è come se nella campagna apparisse qualcosa di luminoso, violentemente luminoso. Impossibile non vederlo, impossibile non percepirne già, da miglia di distanza, il potere. E' un colle pi