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Visualizzazione dei post da gennaio, 2011

Il Canto della Notte (di Camilla Morgan-Davies)

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La Camilla scrive proprio bene.  E' fanciulla dall'animo nobile e sensibilità non comune  nel cogliere particolari immagini,  che svela con esatte parole di poesia.  Quando il suo cuore guarda Foresta e Luna come Madri antiche e eterne,  quando ascolta il Canto della Notte e ce lo fa percepire con le parole,  riesce ad oltrepassare i confini della letteratura  e scrivere meravigliose  visioni d'incanto. 'Quella notte la Natura cantò per i lupi.  Cantò con la voce struggente della neve,  dei fiori che attendevano la primavera,  della terra su cui riposano gli spiriti.  Solo gli umani non si accorsero di quel canto.  Loro avvertirono soltanto il Silenzio.' Tuttavia la storia è (a mio sindacabile giudizio) decisamente obsoleta, nonchè fumosa. E se hai già letto libri sul genere fanciulla-licantropo (basta aver dato una scorta anche solo a 'Bitten' della Armstrong, che peraltro ha trama più intrigante) per trovare i personaggi un pò scontati:  lei,

Torta di mele e cannella. The Apple Pie!

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  ..Sarà che la metteva sulla finestra a raffreddare, sarà che quando la tagliava e saliva quel fumo mobido, con le volute di vapore fatte ad S: solo pochi tratti di penna, ma si sentiva il profumo delle mele e della cannella arrivarti alle narici, se eri in orario merenda.. per me la torta di nonna Papera ha sempre avuto il suo fascino speciale! Allora ci ho provato, a rifarla.   Ho pensato che in effetti non poteva essere difficile, con una buona frolla fatta in casa con il mio grosso grasso burro danese, le mele del giardino del suocero, le uova del contadino, la cannella pestata nel mortaio a riempir la casa di profumo. Oggettivamente è proprio semplice e il risultato è grandioso: appena pronta lo saprete, gli aromi fuggono dal forno e ti arrivano all anima, e per un attimo sei lì nella cucina di nonna Papera, gli occhiali con la catenella, le uova fresche direttamente dal sedere della gallina che riposa sul davanzale, le casine di zenzero decorate coi nipotini e quelle p

La Maga delle Spezie (di Chitra Banerjee Divakaruni, 'The Mistress of Spices')

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"Io sono una Maga delle Spezie.   Ho imparato tutto sull'isola.   Posso chiamarle una per una con il nome assegnato loro quando la terra si spaccò come una scorza per offrirle al cielo.  Il calore che emanano mi scorre nelle vene.  Dall'amchur, la polvere di mango, allo zafferano, tutte si piegano ai miei comandi. Un sussurro, e mi svelano proprietà segrete e poteri magici.' Sono naturalmente restia all esotico, dalle letture al consumo di alimenti, dagli odori alle mete turistiche.. Sono troppo attaccata (leggi 'chiusa') ai miei boschi e alle piante delle mie colline, famigliari come un respiro sotto la sciarpa. Ma lo studio è studio, la sete di conoscenza impellente e non potevo esimermi dal consiglio della meravigliosa Speziale della Casa nella Foresta: cominciare col vedere il film: La Maga delle Spezie, per capire se leggere il libro. Ammetto che soltanto un appassionata di erbe idiota poteva ignorare l'argomento spezie, primo perchè