La Discesa nel Calderone, buon Tempo di Samhain.
Il mare infuriato sbatte con violenza sulle nere rocce di basalto, che da lontano sembrano scale per giganti. L'impeto delle onde sembra voler abbattere quelle scogliere, riprendersi le oscure montagne di sasso, riportarle verso sè, nel profondo dell acque piu verdi, color della foresta.
E mentre sulla riva il Biancospino arrossisce scarlatto di fronte ai nuovi colori portati dall' Equinozio, il sorbo lancia fiammelle di sangue nel cielo viola, noi ci prendiamo per mano, con gli occhi limpidi che celano pensieri vorticosi, a scrutare nelle nebbie piu sottili, per veder piano apparire quell Isola che giunge alle nostre Viste così raramente ormai.. così, noi attendiamo di compiere un ennesimo passaggio.
I grandi Alberi, alle spalle della scogliera, richiamano ai possenti tronchi la linfa verde, risucchiandola dalle foglie che lasciano scivolare, ultimi fuochi purpurei, prima di baciar la Terra e tornare a Lei, Madre di ogni cosa.
Gli animali iniziano a lasciare i boschi, rifugiandosi sotto terra, o lontano al di là dell orizzonte, solcando i cieli d'autunno lungo la via dei grandi fiumi.
E' allora che gli Alberi si spogliano della Maschera di Foglie, restando nudi: accumulano, concentrano le forze dentro i loro Cuori di legno, ancorandosi bene alle radici, togliendo il superfluo, raccogliendosi dentro se stessi.
Sanno bene che fra poco saranno soli: non ci sarà animale, non ci sarà compagnia, ne tiepido sole a riscaldare la corteccia: le Maschere non serviranno più, ora, a ripararsi dal freddo o dalle difficoltà del gelo e della trasformazione.
La Discesa è cominciata.
C'è vento, ma nessun rumore, se non quello della solitudine, e gli alberi nascondono le loro Driadi racchiudendole fra le braccia, mentre stelline luminose bucano il nero della notte d'inverno, e scende calda e liquida nella nostra Anima la sensazione che anche per noi la Discesa è cominciata.
Cosi nelle vite delle Donne si rimescolano i Cicli, quello della Luna e quello Mestruale, quello della Guarigione nel Cerchio dell Anno nel sacro momento dell Equinozio di Autunno.
Rhiannon sorride, del suo sorriso piu grande e solare, come un saluto finale di grande gioia, che ci conduce, attraverso passaggi di mani sicure, allo sguardo tenue e serafico di Cerridwen, colei che tutto insegna.
Ogni anno, accompagnate dalle sue parole, entriamo nel Calderone, e le nostre Anime si pongono nuovi quesiti e insoddisfazioni, dovuti alla percezione propria, che man mano che scorre il Tempo si acuisce e trova parte di ciò che anela trovare.
Non si tratta più di aggiustare piccole azioni o comportamenti di una Maschera ben indossata, ma di toglierne ogni volta uno strato, di togliere una sovrastruttura o una convinzione fasulla, e questo costa più di molto.
Una crudeltà potrebbe apparire, quella di guardarsi dalla distanza e scoprirsi così distanti dalla Verità di se stessi.. ci si accorge perfino di alcune maschere differenti che inconsapevolmente indossiamo, mentre i pensieri si mescolano alla paranoia, nella ricerca di se stessi.
Nel tentativo di scoprire come sopravvivere 'Senza Maschera', e quanto costi. La Discesa è già iniziata, e sarà un Confronto duro con i Guardiani dei Cancelli.
Ma come sempre, so anche che la Riemersione riporterà alla fine del Viaggio ad una Luce nuova e più vivida nei nostro occhi, ad uno stato di consapevolezza che donerà nuovi frutti l'anno prossimo, e poi nuove crisi, e nuove evoluzioni.
Chi conosce se stesso sa che l'Anima è in continuo divenire, fluido e costante, come il grande Evolversi, inevitabile e prezioso. Tendiamo sempre al Divino, anche se non ne conosciamo la strada..
Eppoi lo sappiamo bene, alla fine di ogni cosa torneranno le rondini sotto il tetto, e i fiori degli Anemoni fra i primi sprazzi di verde nel candido delle nevi che si sciolgono, e noi, prendendoci ancora una volta per mano, attenderemo insieme Blodewueed e la Riemersione, forse più forti e piu sicure, o soltanto semplicemente più vere.
Immagini mie: The Wise Woman, in lana cardata.
Commenti
Ti stringo forte al cuore.
Anche io, dolce Reb, sono davvero contenta di averti incontrato.. sei una luce luminosa e rassicurante, e i tuoi scritti sono piccole perle luccicanti, di profondità e amore.
Speriamo di rincontrarci prestissimo!
la zia
la zia
Le metafore fra noi e l'evolversi in ciclo perenne delle bellezze sempre vive della natura sono dolcissime.
Così come le foglie abbanonano gli alberi, così anche noi dobbiamo liberarci, imparando da loro... guardando negli occhi le driadi fatate per essere rapite dalla loro luce.
Grazie Zia... non sai che brividi hai scosso tramite questo Dono.
Ti abbraccio,
Danae
un abbraccio a te e Artù
la Zia
:-*
Crisi esistenziali a gogo ma qui tutto si è di nuovo chiarito... è incredibile come queste visioni uscite dalle parole della Zia abbiano avuto il potere di calmarmi e riportarmi sul mio, nostro, percorso, ricordandomi che è la nostra più grande fortuna essere cosi sensibili ai passaggi (perchè ogni crisi è un passaggio)...ed è essenziale assecondarli vivendoli in modo naturale, come fanno i possenti alberi, senza sforzarsi inutilmente di tenere attaccate le foglie, le maschere, che ormai non ci appartengono più. Senza preoccuparci del fogliame che verrà...ma semplicemente vivendo questa discesa senza mettere inutili paletti.
Grazie Zia per le tue parole qui e altrove... ti stringo forte fortissimo, anche a tutte voi fanciulle adorate Figlie e Sorelle dell'Isola.
Tana