Il Lupo e il Filosofo (di Mark Rowlands, 'The Philosopher and the Wolf, Lessons from the Wild on Love, Death and Happiness')
'Se solo riuscirò a essere forte quanto un cucciolo di lupo di due mesi, allora sarò un terreno dove il male morale non crescerà'.
da 'Il Lupo e il Filosofo',
di Mark Rowlands (Mondadori)
*
Un maschio di lupo puro, con un nome da antica sovranità gaelica, Brenin.
Poi un uomo un pò pensatore, un pò paranoico e un pò sfigato, sportivamente iperattivo (tanto) e autocelebrativo (meno):
Si incontrano
e poi stanno assieme per undici anni.
La vera bontà dell uomo si può manifestare in tutta purezza e libertà
solo nei confronti di chi non rappresenta alcuna forza.
(Milan Kundera, 'L'insostenibile leggerezza dell essere')
L'uomo,anche detto il filosofo, invece di rinchiudere l'ingestibile animale ('decisamente non civilizzato'!) in un box sul retro della casa, decide di portarselo in giro per il mondo,
tra lezioni universitarie e corse disperate nei boschi di mezza Europa.
La cosa più esaltante è che è una storia vera, verissima e non importa se lo sai già, perchè tanto lo capisci leggendola, con il cuore in mano. E' vera.
'Noi uomini non riusciamo a vedere il male nel mondo perchè siamo talmente distratti da motivazioni abbaglianti e ammiccanti da non notare la bruttezza che c'è sotto.'
Tra digressioni filosofiche sull etologia del lupo e dell uomo, sostanzialmente di opposte intenzioni, e racconti vissuti, emozionanti e turbolenti,
..va a finire che il lupo insegna al giovanotto come stare al mondo, mentre questo capisce (prima) che l'uomo è soltanto una scimmia malvagia e subdola, in confronto alla moralmente meravigliosa gamma di comportamenti del lupo.
Posso ancora vederlo: il lupo spettrale nella foschia del primo mattino dell Alabama, che scivola senza sforzo sul terreno, silenzioso, fluido e sereno. Il contrasto con la scimmia ansimante e rumorosa che gli correva accanto con il passo pesante. Se volete capire l'anima del lupo, l'essenza del lupo, allora dovrete osservare il modo in cui il lupo si muove.
Ed è con tristezza e rimpianto che sono arrivato a capire che il goffo e sgraziato agitarsi della scimmia
è espressione della goffa e sgraziata anima che c'è dentro di lei.
Poi però il filosofo scopre di avere dentro di sè ancora una piccola parte della nobiltà del lupo, viva e palpitante, sepolta dalla quotidiana contorta abitudine di far parte della società moderna, in cui ci si 'adegua' ai bisogni, ai comportamenti, alle priorità fasulle che questa impone col sorriso.
L'anima dei lupi scalpita tra le pagine di questo libro, che si legge poco per volta, perchè mezza pagina ti riempie la testa di pensieri per giorni. Forse perchè non sono abituata a legger di etologia e filosofia insieme, e in modo così crudo, attraverso pensieri diretti, vivi, confronti spietati e scene come fotografie.
Ecco, diciamo che questo libro non fa venire voglia di acquistare (tra l'altro illegalmente) un lupo: non tanto per la questione 'dove lo metto', ma più che altro per l'umiliante paragone tra il suo modo di sentir la vita e il nostro..
La nobilità d'animo, la verità intrinseca, il rigore morale, la purezza dell anima del lupo in rapporto al nostro assurdo, perverso, falso, pericoloso e autodannoso
senso delle cose..
'L'amore in questione è quello che Aristotele avrebbe definito philia: l'amore per la famiglia, l'amore per il branco. (...)
Io amavo Brenin come un fratello.'
Poi un uomo un pò pensatore, un pò paranoico e un pò sfigato, sportivamente iperattivo (tanto) e autocelebrativo (meno):
Si incontrano
e poi stanno assieme per undici anni.
La vera bontà dell uomo si può manifestare in tutta purezza e libertà
solo nei confronti di chi non rappresenta alcuna forza.
(Milan Kundera, 'L'insostenibile leggerezza dell essere')
L'uomo,anche detto il filosofo, invece di rinchiudere l'ingestibile animale ('decisamente non civilizzato'!) in un box sul retro della casa, decide di portarselo in giro per il mondo,
tra lezioni universitarie e corse disperate nei boschi di mezza Europa.
La cosa più esaltante è che è una storia vera, verissima e non importa se lo sai già, perchè tanto lo capisci leggendola, con il cuore in mano. E' vera.
'Noi uomini non riusciamo a vedere il male nel mondo perchè siamo talmente distratti da motivazioni abbaglianti e ammiccanti da non notare la bruttezza che c'è sotto.'
Tra digressioni filosofiche sull etologia del lupo e dell uomo, sostanzialmente di opposte intenzioni, e racconti vissuti, emozionanti e turbolenti,
..va a finire che il lupo insegna al giovanotto come stare al mondo, mentre questo capisce (prima) che l'uomo è soltanto una scimmia malvagia e subdola, in confronto alla moralmente meravigliosa gamma di comportamenti del lupo.
Posso ancora vederlo: il lupo spettrale nella foschia del primo mattino dell Alabama, che scivola senza sforzo sul terreno, silenzioso, fluido e sereno. Il contrasto con la scimmia ansimante e rumorosa che gli correva accanto con il passo pesante. Se volete capire l'anima del lupo, l'essenza del lupo, allora dovrete osservare il modo in cui il lupo si muove.
Ed è con tristezza e rimpianto che sono arrivato a capire che il goffo e sgraziato agitarsi della scimmia
è espressione della goffa e sgraziata anima che c'è dentro di lei.
Poi però il filosofo scopre di avere dentro di sè ancora una piccola parte della nobiltà del lupo, viva e palpitante, sepolta dalla quotidiana contorta abitudine di far parte della società moderna, in cui ci si 'adegua' ai bisogni, ai comportamenti, alle priorità fasulle che questa impone col sorriso.
L'anima dei lupi scalpita tra le pagine di questo libro, che si legge poco per volta, perchè mezza pagina ti riempie la testa di pensieri per giorni. Forse perchè non sono abituata a legger di etologia e filosofia insieme, e in modo così crudo, attraverso pensieri diretti, vivi, confronti spietati e scene come fotografie.
Ecco, diciamo che questo libro non fa venire voglia di acquistare (tra l'altro illegalmente) un lupo: non tanto per la questione 'dove lo metto', ma più che altro per l'umiliante paragone tra il suo modo di sentir la vita e il nostro..
La nobilità d'animo, la verità intrinseca, il rigore morale, la purezza dell anima del lupo in rapporto al nostro assurdo, perverso, falso, pericoloso e autodannoso
senso delle cose..
'L'amore in questione è quello che Aristotele avrebbe definito philia: l'amore per la famiglia, l'amore per il branco. (...)
Io amavo Brenin come un fratello.'
Commenti
E' sempre interessante leggerti...
sento la vita che pulsa e il cuore che vibra...l'entusuasmo che mi prende e mi porta con sè.
Sulla paura, sono d'accordo con te, un pò fa paura anche a me.. ma ti assicuro, è meglio sapere che non voler sapere, sempre e comunque! almeno siamo liberi di scegliere cosa vogliamo..
un abbraccio Cristina
la Zia
Sei un tesoro Zia e quest'angolo di mondo è bellissimo e pulsante di vita..
Un abbraccio a te anima bella, grazie di esserci..
Chiara
Bacioni cara amica mia... a presto