Le Voci del Bosco (di Mauro Corona)





'Provate nel bosco di notte a battere violentemente le mani. Osserverete lo scatto irato e nevrotico del carpino, il sussulto del maggiociondolo, il brivido di paura del frassino e la rispostaccia dell acero.'

da 'Le Voci del Bosco'
di Mauro Corona



Un animale non è un animale e basta,
perchè un lupo non è un canarino,
e un albero non è un qualsiasi albero.

La moltitudine di attitudini e caratteri, nonchè destini e comportamenti, sensibilità e propensione, cambia a seconda della specie, della razza, della varietà, perfino da individuo a individuo all interno della stessa famiglia.

L'insolito, barbuto scrittore/scultore/scalatore Mauro Corona viene dalla montagna, devo averlo incontrato da piccina nella zona del Vajont, dove passavo le mie estati dai nonni. Mi hanno sempre affascinato le sue parole di scrittore, perchè credo di sentire molto vicina la sua anima, quando intende la natura, il Bosco, le piante e gli animali. E nei libri spesso lo fa, soprattutto in questo.




Questo libro parla di alberi.
Ma non certamente nel modo in cui sono abituata a trattarne, cioè la botanica stessa, o la simbologia e la storia.. bensì le loro caratteristiche più insite, le energie sottili che li attraversano, che emanano.
Il loro carattere e il loro intento, a seconda della specie, o dell'individuo stesso, appaiono a chi ha occhi profondi per vedere,
e silenzio nell anima per poter ascoltare.
Questo libro per me è una specie di psicologia arborea comparata a quella umana.

Corona dice che 'Noi siamo alberi, e gli alberi sono uomini'.

Racconta in questo libro delle particolarità di ogni pianta, in rapporto al posto che occupano nel bosco, alla resistenza dei loro legni, al loro comportamento con gli altri esemplari e al 'carattere' di ogni specie comune (nei boschi veneti/friulani, per la precisione) con occhio sottile, mente aperta e consapevolezza dei veli che oscurano la verità agli occhi degli uomini.
E con grande, infinita, conoscenza del Bosco, dei suoi equilibri e dell uso che agli umani è concesso farne (concesso.. dipende..), e amore smisurato per le fibre, le foglie, i rami e il mondo sotterraneo che gli alberi hanno coraggio di offrirci ancora..

Grande Cuore.



Commenti

June ha detto…
Hi! How are you? ^^

I LOVE the art cover of the book, do you know who the artist is?
*hugs*
June
Artemisia ha detto…
Hi June.. no idea.. cause I've another editor's book edition..
I cant' find anything on the net
.. but I can try.
wait for me.
la Zia Artemisia
June ha detto…
Ah, Ok! Don´t worry, I will search for it on Google ;)
It´s a beautiful cover, and seems a beautiful book too.
Thank you very very much ^^
cristina ha detto…
Ciao Zia Artemisia...l'argomento mi interessa molto, moltissimo, ancor di più mi incanta...e poi esplorare il tuo blog è un'emozione unica: c'è tantissimo materiale con il quale mi sento in sintonia.
io amo dipingere...ma a volte dipingo cose non riconoscibili...forme senza forma, espressioni dell'anima...non sempre però ho fiducia in quello che sento!
sono felice di averti incontrata :-)
Bacioni! Cristina
Artemisia ha detto…
Ciao Cristina
penso che se devi aver fiducia in qualcosa, allora 'quello che senti' sia l'unica cosa per la quale ne valga il sentimento.
non so perchè sono sicura che quello che disegni sia meraviglioso..^^
Anche io sono davvero felice di averti incontrata.. anzi sono passata a trovarti nel tuo posticino.
A presto
la Zia Artemisia
Artemisia ha detto…
Ehi June!
probably the illustrator is the author's son, Matteo Corona..
I'm not sure^^
great kiss from here
la Zia
BaiLing ha detto…
Bellissimo questo libro!
E bellissima la citazione che hai scelto per aprire il post!
Un bacione grande tesora :-***
June ha detto…
Ok! Thank you so much for search for it! :)
*hugs*
Andrea Mangoni ha detto…
...Ricordo bene l'incontro con Mauro Corona, (oramai) tanti anni fa, al rifugio Maniago. Lo ricordo come un pezzo di bosco, montagna, neve e roccia che cammina e corre. Ci raccontò di sè, della sua passione per l'arrampicata, delle creature dei boschi (più o meno visibili e/o convenzionali che siano), degli alberi, del corpo, della religione, degli animali.
Quello che non ci disse in quell'occasione fu il dolore per la perdita della sua terra... quello lo lessi poi nei suoi libri.
Grazie per la segnalazione e per l'ondata di ricordi. ciao Zia!
Artemisia ha detto…
Ciao Andrea bentornato!
Guarda se tocchi il tasto Vajont mi spezzi il cuore.. meglio lasciar perdere, i miei nonni sono proprio di lì e ne ho percepito il dolore incredibilmente profondo fin da bambina.
Corona per me è davvero una persona speciale, sono contenta di avertelo fatto ricordare^^
a presto
Bluopale ha detto…
Cara Artemisia solo oggi x la prima volta arrivo a te e al tuo blog , felicissima di questo speciale incontro . La frequenza in cui mi trovo mi ha portato a te e x la precisione cercando argomenti che trattassero le Anguane , certa di esserlo stata in vite passate .Oggi ho appreso altro che mi ha ulteriormente affascinata e ancora mi risuona quanto letto come appartenente . Per quanto concerne Mauro Corona che ho ascoltato varie volte , nn ho mai letto i suoi libri , ma la cosa che mi stupisce e ne sono particolarmente felice e' di accorgermi da sola di fatti che riguardano gli alberi , la montagna , la natura tutta. Noi siamo gli alberi e loro sono noi . Lo penso da tempo e ad ognuno di noi corrispondono uno o + alberi in funzione delle nostre caratteristiche . Da tempo so xche'ne amo alcuni + di altri e xche' scelgo di camminare a certe altitudine piuttosto che altre . Tutto mi giunge limpido e chiaro come un film che si svolge davanti ai miei occhi. Grazie x questo magico momento ed altri ne seguiranno , Sabrina
Artemisia ha detto…
Scrivere su questo blog mi da tanta gioia e tanta soddisfazione, ma sentire le tue parole mi ha commosso davvero.
Benarrivata, fermati ogni volta che vuoi..
un abbraccio
la Zia Artemisia

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