Donne Selvatiche di Claudio Risè e Moidi Paregger
Donne Selvatiche
di Claudio Risè e Moidi Paregger
Attraverso i racconti delle leggende delle Salighe, gli esseri luminosi delle foreste del Tirolo, i due autori ci parlano di della Donna Selvatica dentro di noi e del suo modo di agire.
Il libro è semplicemente meraviglioso. I racconti, trovati in varie zone delle Alpi (Trenitino, Bavaria, Svizzera etc) narrano le storie delle Salighe, che ho identificato come creature luminose della foresta, sagge e bellissime, che vivono nelle grotte e nelle rocce delle montagne, e spesso scendono dai contandini per prestare il loro aiuto, per unirsi a loro e per portare il loro consiglio sui ritmi della natura e della semina. Questi racconti mi hanno.. stregata, letteramente. Avevo sentito parlare di queste creature numinose, ma la grande quantità di piccoli racconti, delucidazioni degli autori, interpretazioni dei loro comportamenti, ad opera degli stessi, mi hanno 'aperto un mondo' come si usa dire.
Mi sono sentita così 'vicina' a queste donne (sarà che sono nata sulle Alpi e che molti dei miei istinti sono simili a quelli che si narra appartenessero a queste donne, che mi sono quasi subito 'ritrovata' nelle descrizioni e nei comportamenti). Ho capito, quasi alle prime parole del libro, che era anche la mia energia, ''forza e mistero del femminile'' anche se solo una delle 'strade' che mi immagino ognuna di noi compia, per avvicinarsi alla luce della Dea e al suo potere.
Da dove partire? Allora, ci sono due o tre concetti fondamentali che piu di altri mi hanno fatto pensare per giorni interi su quello che siamo.. 'diventati', rispetto alla purezza, alla fecondità e al vivere di queste creature.
La prima cosa che volevo riportarvi è il concetto di amore per gli animali che le Salighe mostrano ai cacciatori e ai contadini. Esse stesse allevano camosci per berne il latte, ma proteggono gli animali del bosco dai cacciatori di frodo, da coloro che cacciano indiscriminatamente le mamme e i piccoli: si pongono fisicamente a protezione degli animali indifesi: al che il predatore, sconvolto dalla loro stessa presenza e dal timore, lasciano la preda.Le Salighe proteggono gli animali perchè gli animali sono l'istinto. Sono la parte istintuale che stiamo perdendo (lo dimostrano certe fobie verso specie animali) a favore del raziocinio, strumento piuttosto distante dalle Nostre. Ciò è quanto piu distante dal LUMEN NATURAE che le Salighe rappresentano. Equilibrio. e Istinto.
Un concetto che non conoscevo: Empatia: cioè la capacità di 'sentire' in relazione agli altri. Anche questo è 'qualcosa' che stiamo perdendo. Lo rappresenta l'orrore che un uomo può fare ad un altro : i campi di concentramento. Secondo gli autori: 'l'orrore scaturisce dal rifiuto da parte degli assassini, di immaginarsi al posto delle vittime'. In pratica, la mancanza di quel sentimento comune della vita.
Un altra cosa che mi ha rapito è la capacità di conoscere e prevedere il tempo, poichè sempre attente al cielo, ai suoi mutamenti. E di conseguenza, preziose per le coltivazioni: insegnavano quanto seminare ai contadini, quando falciare etc. Questo, secondo gli autori, sarebbe un istinto di conservazione della saggezza dell uomo, che noi come 'società' stiamo perdendo. Non raccontiamo piu fiabe e leggende ai nostri piccoli, perchè troviamo comodo appostarli davanti all televisione. Così però si accumulano soltanto nozioni spesso inutili e una marea di scemenze che inviteranno questi bimbi ad occuparsi di queste, invece di conoscere i ritmi della terra e le leggende dove la saggezza mette sempre 'a posto' le cose.
Stra-consigliato.
Recensione pubblicata anche qui: http://www.tempiodellaninfa.net
Commenti
ah... quest'estate torno a Casa! e scoprendo questo tuo luogo incantato ho trovato il sentiero giusto... sei speciale Zia! ti abbraccio
Mi cullano l'anima le storie raccontate in questo libro, le Salighe mi pare di incontrarle ogni volta che sto in mezzo alla Natura.... e in questo periodo in cui sento il richiamo ma non ho il tempo che vorrei per perdermi in Lei questo libro mi coccola, e aumenta del 200% iil mio impulso ad accoccolarmi tra erba, alberi e fiumi...
Sono figure tanto meravigliose e quanto famigliari, e quando nelle storie del libro si dice "ora se ne sono andate" cala il sipario anche dentro di me... ed è amarezza e tristezza...
ti posso solo ringraziare per i tuoi consigli e per la scelta di condividere ciò che di buono e bello hai scovato nel tuo percorso...sei davvero in gamba!!! un bacione
Io ondeggio pericolosamente tra un mondo e l'altro, andando e tornando, e a volte faccio una fatica bestia a ritornare alla realtà.. forse qualche miglioramento è avvenuto quando ho deciso di vivere nell altro mondo, quello che amiamo, e sopravvivere in quello 'reale'.. che poi tanto reale non è.. e quando proprio non posso farne a meno, cerco di ricordarmi chi sono di là, e applicarlo al di qua^^.
Credo di essermi spiegata molto male, ma forse tu sei tra le poche ad aver capito..^^
Grazie per i complimenti, ma li meriti anche tu, se non di più!
spero per domenica... un abbraccione
la Zia
Non conoscevo queste storie, sono cresciuta in montagna e leggendolo ho provato nostalgia...
:D
hex