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Visualizzazione dei post con l'etichetta Intrugli di Erbe

Lana tinta d'erbe, Verde. Fate di Lana (e il mio Scialle preferito).

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Grainnè of Tir Na Nog Fata in lana cardata Berghshaf, tinta di Curcuma e Indaco. . fatedilana . Post speciale per la mie amiche (e lettrici) tintore naturali, in particolare Ilaria, Nocciola (special Guest: La Rossa), Sarah e le fanciulle tintore d'Erbe del Club gallese. spero che queste foto possano darvi qualche idea nel risolvere l'arduo problema 'tinta verde'.  Qui ci sono le lane tinte per me da Stefania di  La Matassa Ultravioletta  e le indicazioni dei colori. Spero che anche la Fata, la Ninfa, La Figlia di Avalon e la Strega vi piacciano.  Mrs. Pomona Sprite, Herbology, Hufflepuff, Hogwarts. Fata in lana cardata Berghshaf, tinta di Melograno, The e Mirabolano. . fatedilana . Sono stati usati Curcuma, Indaco, Guado (vedi racconto  La Pianta Blu ), Erbe verdi, Betulle, Melograno, Thè e Mirabolano, Edera. Morgana di Avalon Fata in lana cardata Berghshaf, scialle tinto di Guado e Edera. . fatedil...

'Il Figlio delle Ombre', Trilogia di Sevenwaters, Juliet Marillier.

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'Erbe per amare, erbe per guarire.  Resisti, ovunque tu sia, resisti.' 'Il Figlio delle Ombre' di Juliet Marillier. Trilogia di Sevenwaters.  Eh si, lo ammetto, c'ho proprio lasciato il cuore, a Sevenwaters. Dopo 'La Figlia della Foresta' (recensione qui ), non riuscendo ad abbandonare nè Sorha, nè la foresta, nè tutti gli altri, ho avuto la fortuna di ricevere in dono da Hex il seguito di quella meraviglia.  Ebbene, a discapito delle precedenti dissertazioni sul 'secondolibrochedisolitofaschifo' (vedi qui) , se posso dirlo, ho amato questo seguito ancor più del primo. Anche perchè scevro, nella trama, del retaggio dei fratelli Grimm, cantastorie che non ho mai apprezzato davvero. Veniamo al dunque: gli anni dei cigni son trascorsi a Sevenwaters, e ora il ruolo dei protagonisti viene tramandato ai figli di Sorha, che fortunatamente ho rincontrato, ben più vecchia e saggia. Loro sono Sean, Niamh e Liadan. Inutile dire ...

La Figlia della Foresta, Trilogia di Sevenwaters, Juliet Marillier.

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'... e il suo nome era Deirdre, Signora della Foresta. Non la si vedeva mai, eccetto che di notte, quando, se ti avventuravi lungo i sentieri sotto le betulle, potevi scorgere l'alta figura avvolta in un mantello blu come la notte, i capelli scuri e ribelli che fluttuavano dietro di lei e la coroncina di stelle...' Erin, anche detta Irlanda: Isola di magia e spiritualità antiche, palpabili in ogni angolo sperduto di sabbia, cielo e foresta, in ogni creatura, in ogni storia raccontata tra musica e pioggia, sede dell'Altromondo e delle Colline delle Fate. Una fortezza ben difesa che si chiama Sevenwaters: sette ruscelli che attraversano questo territorio d'incanti, sette i figli del Lord della Tuath:  Sei maschi, e una Donna poco più che bambina, depositaria di infinito coraggio e reale saggezza. Questa piccola scoperta letteraria (grazie Eilan) è una rivisitazione romanzata e ben scritta della fiaba 'I Sei Cigni' dei fr...

Sughi al Mortaio: Pesto di Cerfoglio e Salsa di Noci

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Due sughetti leggeri per condire la pasta, le focacce, i tortelli o gli gnocchi: da fare al volo col pestello nel mortaio, anche se il tempo è poco. Sono veloci e profumati e si fanno entrambi in cinque minuti. *** Pesto di Cerfoglio Tipicamente primaverile, con le foglie delicate del cerfoglio, per sostituire il pesto classico quando il basilico non è ancora cresciuto. Il procedimento è lo stesso del pesto di basilico: con i pinoli, l'olio extravergine d'oliva a filo, il grana, e pochissimo aglio, sostituibile addirittura con l'erba cipollina.  Cerfoglio *** Salsa di Noci Da fare in tutte le stagioni, anche se secondo me d'estate è perfetto: leggero, delicato, profumato. Dopo aver spellato le noci della parte esterna amara, facendole bollire cinque minuti, pestarle nel mortaio con i pinoli, l'olio extravergine a filo, un pochino di mollica di pane secco fatta rinvenire nel latte e strizzata, grana e erba cipollina a pezzetti. ...

La Zuppa delle Nove Erbe

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Il giorno del solstizio d'Estate è il giorno della ruota dell'Anno in cui, fin dai tempi antichi, per la congiunzione astrale di Sole e Luna, è sempre stato fortemente percepito il massimo potere delle Erbe.  Gli umani, che da sempre traggono benefici dal mondo di Flora, in quella precisa notte compiono con le erbe al culmine del loro potere i rituali più delicati in cui vengono usate le piante, gli incantesimi erbari più profondi e le protezioni più sentite.  Molte creature diverse in passato, nella notte di San Giovanni, il 24 giugno, si accingevano nei prati e nei boschi, muniti di falcetti e cestini, per raccogliere grandi quantità di mazzetti di differenti erbe, che venivano poi appese all ombra dei solai per essicare. Grande importanza in questa tradizione aveva la la Zuppa delle Nove Erbe, detta proprio di San Giovanni, preparata con le erbe fresche, raccolte in quella notte speciale. La Zuppa rappresentava prima di tutto il massimo potere di vitamine e sali della Natu...

I Doni di Madre Terra, medicina popolare del Piemonte e della Val D'Aosta. di Marco Leone

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La Terra non appartiene all'uomo è l'uomo che appartiene alla Terra. Tutte le cose sono collegate  come il sangue che unisce una famiglia qualunque cosa capiti alla Terra capita anche ai figli della Terra. (capo pellirosse Seattle 'Capriolo Zoppo' al presidente Usa 1945) Questo è un erbario conciso e compatto che tra indicazioni, consigli e ricordi racconta delle erbe usate anticamente in Piemonte e in Val d'Aosta. Per chi comincia ad avvicinarsi a Flora e alla sue doti magiche  ha alzato il naso e percepito il suo profumo verdeggiante cambiare una giornata. Per chi ancora non ci crede che le erbe possano davvero funzionare ma vuol provare se è vero che a farsi la tintura di calendula poi si curano le scottature. Per chi vuol provare a usare le 'malerbe' del giardino per cucinare  e magari, nel frattempo, scoprire una ricetta nuova.. E poi per chi, come me, di erbari ne ha letti tanti e ha bisogno di qualcosa che le dica esattamente quello che vuol sapere...

Risotto con le ortiche

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 foto Sidhe-art.com the Nettle Fairy, la fata Ortica. Dell ortica, in cucina, si usano soltanto le cimette giovani, specialmente in primavera : so bene che è in arrivo la neve e quindi non è periodo, ma dovevo scrivere questa ricetta ad un amica carissima,  e quindi eccola, ad uso e consumo anche di chi passa di qui.  Se volete, conservate questa ricetta per le prime ortiche dell anno prossimo, da raccogliere quando il sole tornerà a splendere dopo le tenebre dell Inverno, fino ad Estate inoltrata. Mi è stata donata, come molto altro, da una cuoca bergamasca che conosce le erbe, e che ha un talento eccezionale nell'utilizzarle. Lessare le cime di ortica (germogli e foglioline tenere) per tre minuti in acqua bollente salata. Dopo averle scottate (salvare mezzo bicchiere di acqua di cottura) vanno raffreddate sotto il getto dell' acqua fredda. Nel mortaio o nel frullatore, ridurre a composta le cime lesse con il goccio di acqua di cottura. Per il resto, in real...

Reseda Luteola, la Pianta Gialla (Weld, Dyers's Rocket, Wild mignonette, Gaude).

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Reseda. La Pianta Gialla Reseda luteola, famiglia delle Resedacee Nomi: Reseda biondella, Amorino, Biondella (attenzione perchè con questo nome viene chiamata anche la Centaurea); Weld, Dyer's Rocket (per la sua capacità di crescere molto velocemente), Wild Mignonette (inglese); Gaude, Reseda des Teinturiers (francese); Farber-resede, Farberwau (tedesco), Lus Bhuidhe Mor (Gaelico) Etimologia. Il nome Reseda deriva dal latino “ resedo”, cioè calmo, calmante: aggettivo attribuito a questa pianta da Plinio in relazione alle sue proprietà medicinali. Il Giallo della Reseda Il giallo è classicamente un colore che rappresenta il Divino, l'assoluta comunione con il Divino stesso e il Divino che si manifesta, almeno per quanto riguarda la Storia dell’Arte e la pittura tradizionale. Basti pensare all’iconografia di Gesù nei secoli, avvolto da luce gialla (probabilmente dipinta con pigmento di Reseda). Senza contare che spesso il Giallo viene trasformato in Oro, simbolo di...

La Dottrina dei Segni

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immagine mia, Dicentra. La ' dottrina dei segni ' è un modo di nominare il 'sistema' con cui in passato venivano attribuite alle piante, alle erbe e agli alberi, le proprietà curative . Spesso si attribuivano doti alle piante per il loro aspetto fisico, come la Sanguisorba (Pimpinella): il suo colore nell antichità ha suggerito immediatamente il richiamo al sangue , e di conseguenza alla dote di 'arrestare le emorragie' . Per secoli uomini e donne della Terra hanno identificato i principi attivi delle erbe basandosi solo sullo studio esterno della pianta, ovviamente non avendo a disposizione i mezzi per analizzarle chimicamente. Ci sono molti altri esempi di queste attribuzioni, di doti meravigliose attribuite ad alcune erbe, risultate poi completamente errate. Non tutte, anzi . Alla luce della ricerca, alcune sono risultate esatte, ma spesso limitarsi ad osservare l'aspetto esteriore della pianta non è bastato a capirne il senso. Ma era per tutti così? Ne...

Vaniglia e Zucchero

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img timeinthekitchen Mi rendo conto che sembrerà un pò troppo elementare come ricetta, ma.. se infilate tre stecche di vaniglia , magari appena incise con la punta di coltello, nel barattolo dello zucchero , avrete dopo tre settimane di riposo al buio , lo zucchero vanigliato . Dopo, volendo, si può fare a velo , frullandolo nel mixer. Volete mettere un biscotto di frolla liscio e marroncino e uno invece spolverato con un leggero profumo di zucchero e vaniglia ? Volendo azzardare, anche una puntina di cannella.. Un bacio, belle Donne.

Il Latte delle Fate d'Inverno

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Fhrankee, 'Best Days' Direttamente scopiazzata dal mio amato Tempietto , una ricetta speciale di due Donne Speciali sono ogni punto di vista: Elke e Violetta! Ecco il latte delle Fate d'Inverno, una delle cose più buone al mondo! Il suo profumo ricorda talmente tante cose che non riesco ad immaginare.. ed è talmente facile da preparare che è come.. respirare . Se poi ci aggiungete due biscottini di frolla appena sfornati, e chiudete gli occhi e ascoltate .. Ingredienti * una tazza di latte fresco * mezza stecca di vaniglia * mezza stecca di cannella * un cucchiaino di zucchero o miele. Preparazione Tagliare per il lungo la mezza stecca di vaniglia, di modo che si apra bene e che si vedano i semini neri, ricchissimi d’aroma. Mettere in un pentolino il latte, insieme alla vaniglia e alla cannella, e portare ad ebollizione. Poi spegnere il fuoco e lasciare riposare pochi minuti. Versare il latte in una tazza, togliendo le spezie, e aggiungere lo zucchero oppure il miele, ...

Il profumo dei biscotti alla Lavanda

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Deliziosi biscottini profumatissimi, per accompagnare e addolcire una tisana di quelle ostiche, invernali, che san di fieno.. Un etto di zucchero, un etto e mezzo di farina, un uovo, un cucchiaio generoso di fiori di Lavanda (io aggiungo anche qualche petalo di Rosa essicato), un cucchiaio di lievito in polvere, un etto e mezzo di burro, una puntina di sale. Frullare la farina con i fiori e lo zucchero, aggiungere il burro morbido e l'uovo, la puntina di sale e preparare la frolla. Stenderla e preparare i biscottini con gli stampini a cuore. Tutto in forno sulla carta-forno per 20 minuti, a 180 gradi. Una volta dorati lasciarli raffreddare sulla gratella. Si possono poi confezionare con nastri color della lavanda, in gruppi di tre, e metterli dentro vecchie scatole di latta stampate a fiori.. Eccoli qui, nella versione della Tanina. Foto gentilmente prestata da Tiziana. (Grazie!^^)

Sale alle Erbe

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  Sale grosso, erbe miste aromatiche e officinali, a seconda della zona e della stagione. Il sale verde è sempre diverso, a seconda di ciò che verrà raccolto e a quanto sale verrà tritato insieme, e per quanto tempo (ciò varierà a seconda del proprio gusto). Io uso sale grosso tritato pochissimo e erbe fresche, ma volendo si può fare anche un sale molto fine ed usare erbe essiccate. Il sale di erbe secche si conserva a lungo sotto vetro, ma quello fresco ha un profumo strepitoso, e in vasetti ermetici in frigo si mantiene per un anno intero! Volendo si può annotare (io non sono abituata , ma molte volte farei bene a farlo) di volta in volta le piante che userete e le quantità, in modo da trovare la vostra formula magica, il vostro profumo perfetto da dare a verdure, carne, insalate, perfino ad una pasta semplice o ad una focaccia. Io uso queste erbe fresche, in modo variabile a seconda della disponibilità: Rosmarino Salvia Melissa Timo citrodoro Timo vol...

Bagno d'Avena e Erbe

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Bagno d'Avena e Erbe Fiocchi d'avena pestati a farina lavanda, camomilla, calendula, boccioli di rosa (erbe essicate) Mescolare la farina alle erbe, chiudere il preparato in un sacchettino di garza. Appendere sotto al rubinetto in modo che l'acqua che riempie la vasca passi attraverso il sacchetto, rilasciando ne lentamente il contenuto. Il sacchettino può anche esser usato come spugna, passandolo sul viso e sul corpo. Le proprietà della farina d'avena e delle piente trasformano la pelle in velluto morbido e profumato.

Balsamo di rose e miele

Ricettina per un balsamo invernale per le labbra da conservare in un vasetto di vetro al freschino, va bene anche quando sono screpolate! olio di mandorle (4 cucchiai) miele (meglio di acacia ma va bene qualsiasi sia liquido e chiaro, come quello sulla, 1 cucchiaio) cera d'api (naturale, 1 cucchiaio) olio essenziale di rose (o ciclamino, 10-12 gocce) olio essenziale di malaleuca (tea tree oil, 10 gocce) Scaldare a fuoco bassissimo la cera d'api a pezzettini piccoli con l'olio di mandorle. Spegnere la fiamma e aggiungere il miele e gli oli essenziali, mescolando a lungo. Già fatto.. è buonissimo, naturale e profumato.. una meraviglia!

Piccolo rito per la crescita delle piante

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Il tempo di Beltane è quello migliore per compiere questo piccolissimo rituale, che porta con sé una piccola magia di intimità con se stessi e con le creature vegetali che ci circondano, almeno ai miei occhi. Raccogliere in un contenitore grande di terracotta, di ceramica o di legno, molta acqua piovana. Raccogliere anche, tagliandole alla base con un coltello, un mazzo di ortiche, lontano dalla strada. Bisogna ricordare di prendere soltanto un paio di rami da ogni cespuglio, per non distruggere le selvatiche. Tagliuzzare l'erba con il coltello, fusti e foglie, e riempire il secchio, coprendo le piante completamente con l’acqua piovana. Girare frequentemente il macerato con un bastone di legno, più volte al giorno, per due settimane. Terminata la fermentazione il potente liquido diventerà scuro e fermo, ad altissima azione concimante. Se aggiungete al macerato anche un infuso di coda cavallina, proteggerà naturalmente anche le piante dagli insetti nocivi. Se la luna è calante, allo...